Previsioni sulle ondate di calore nel Regno Unito per il 2025
Il Regno Unito sta vivendo un’intensa ondata di caldo in questa stagione estiva 2025. In particolare, Londra ha già registrato massime di oltre 33°C nel mese di luglio. Di conseguenza, il Met Office conferma che queste temperature roventi sono le più calde della storia dal 1884.
Inoltre, gli esperti prevedono che entro agosto le temperature continueranno a salire fino a 35°C. Con l’aggravarsi dei cambiamenti climatici, queste ondate di calore si verificheranno con maggiore frequenza e costituiranno una minaccia per la salute. Nel tempo, entro il 2035, si prevede una probabilità del 50% di estati a 40°C.
Preparati all’aumento delle temperature
In risposta, le autorità sanitarie hanno emesso diverse allerte gialle e ambra in questa stagione a causa dell’ondata di calore. In particolare, l’Agenzia per la Sicurezza Sanitaria del Regno Unito ha avvertito dell’aumento del rischio per i gruppi vulnerabili, soprattutto anziani e bambini piccoli.
Uno studio citato dal The Guardian riporta almeno 570 decessi legati al caldo in Inghilterra solo tra il 19 e il 22 giugno. Di questi, 129 si sono verificati a Londra.
Gli scienziati ritengono che queste ondate di calore siano 100 volte più probabili rispetto al passato a causa del riscaldamento globale. È importante notare che gli ospedali di Londra hanno registrato un’impennata del 25% dei ricoveri legati al caldo dall’inizio di luglio.
L’impatto dell’ondata di calore sulle vacanze
Nel frattempo, l’industria del turismo sta lottando per adattarsi. In particolare, il numero di visitatori delle principali attrazioni di Londra è calato del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Inoltre, secondo Travel and Tour World, il disagio dovuto al caldo sta riducendo il traffico nelle destinazioni all’aperto. Inoltre, i locali al chiuso senza aria condizionata riportano una minore soddisfazione degli ospiti e soggiorni più brevi.
Inoltre, le imprese ne stanno risentendo. Ad esempio, il panificio Greggs ha registrato un calo degli utili nel primo semestre a causa della diminuzione delle persone che si recano a fare acquisti. In particolare, le vendite sono diminuite del 3,7% tra maggio e luglio rispetto all’anno scorso, citando l’ondata di caldo come fattore chiave(Reuters, luglio 2025).
“Il caldo all’estero è molto meglio del caldo in Inghilterra”, ha commentato @connor_tighe su X.
Nel frattempo, l’utente @kimcormack ha scherzato: “Non voglio dire che fa caldo nella mia stanza, ma due hobbit ci hanno appena lanciato un anello”.
Invito alla politica di raffreddamento residenziale
Tra le crescenti preoccupazioni per l’ondata di calore, gli enti del settore chiedono un’azione urgente. Infatti, la Building Engineering Services Association (BESA) ha sollecitato il governo britannico a sostenere il raffrescamento residenziale. Propone sovvenzioni per i sistemi di raffreddamento domestico, incentivi flessibili per le pompe di calore e aggiornamenti delle norme edilizie.
“Uno studio recente ha rilevato che fino all’80% delle case del Regno Unito si surriscaldano regolarmente in estate e il governo prevede che le temperature estive del Regno Unito saranno tra 1,3°C e 5,1°C più calde nei prossimi decenni”, ha osservato Kevin Morrissey, direttore tecnico di BESA.
“È un grave inconveniente che non siano disponibili finanziamenti per le pompe di calore aria-aria che forniscono sia il raffreddamento che il riscaldamento”, ha aggiunto. “Questo non solo potrebbe aiutare a combattere il surriscaldamento, ma alimenterebbe anche un’ulteriore crescita del mercato e contribuirebbe a ridurre le emissioni di carbonio”.
Come affrontare l’ondata di caldo
In risposta, i funzionari della sanità pubblica stanno condividendo i consigli per la sicurezza. Invitano i residenti a rimanere in casa tra le 12.00 e le 16.00, a bere regolarmente acqua e a evitare attività faticose all’aperto.
I funzionari hanno anche consigliato alle famiglie di utilizzare tende oscuranti e ventilatori elettrici, ove possibile. Inoltre, i comuni stanno creando dei “centri di raffreddamento” nelle biblioteche e nei centri comunitari per i gruppi a rischio.
Foto di Thomas Konings su Unsplash